In giardino drizzo attento l’orecchio
e mi volto in cerca del suono prodotto.
Questo schiocco profondo che viene
di là dagli olivi, che picchietta sonoro
quasi fosse lo stappar d’una bottiglia.
A questi segue il canto tenero, squillante, sincero
dell’uccellino posato sul filo.
E rischiocca ancora e canta e schiocca.
E si lancia giù dal traliccio della luce,
plana e si dilegua sbattendo veloce le ali.
Ennesimo post – capolavoro. Del resto, da te non mi aspettavo niente di diverso.
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Grazie, apprezzo moltissimo!
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Grazie a te per la risposta! :)
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Bellissimo post.
Grazie
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